Cosa è l’umidità di risalita ?
L’umidità di risalita è un fenomeno che avviene in tutte le costruzioni (salvo terreni particolarmente secchi) e ove non sia stata prevista in fase di edificazione una corretta impermeabilizzazione delle fondamenta.
A cosa è dovuta e come si presenta
E’ dovuta all’assorbimento di acqua per capillarità da parte dei muri che poggiano sulle fondamenta. Si nota nei piani bassi delle case, nei portoni, nei sottoscala, nelle cantine, nei garage. Si presenta come uno deterioramento dell’intonaco più superficiale, prima leggero e poi via via più importante. Con visibile presenza di alterazione dei colori superficiali dovuti all’umidità persistente, e quasi sempre con efflorescenze saline sia visibili che sotto gli strati di pittura, stucco e malta.
Come si genera
Si genera perché nel terreno vi è sempre una presenza di acqua più o meno cospicua. La quantità di acqua dipende dal tipo di suolo, dalla presenza o meno di falde acquifere, dalle stagioni più o meno piovose. L’acqua risalendo trasporta con se sali disciolti, dal terreno e anche dalle stesse malte della muratura. Quando raggiunge la superficie del muro indebolisce stucchi e pitture, creando distacchi e scrostamenti, ed infine evaporando rilascia i sali. Tali sali asciugandosi aumentano di volume velocizzando il processo di distacco per dell’intonaco e dei rivestimenti superficiali.
Come risolvere l’umidità di risalita ?
Il problema si può risolvere definitivamente principalmente in tre modi diversi.
Le soluzioni definitive sono:
di tipo chimico
realizzando una barriera chimica all’interno della muratura per iniezione di sostanze idrofobe, intervento che noi non proponiamo in quanto tecnicamente molto difficile da realizzare in maniera appropriata tramite ditte super-specializzate; alcune soluzioni che commercializziamo le trovate qui da Tecnored
con intonaci risananti
intonaci che permettono, tramite un ciclo in 4-5 fasi, di bloccare i sali e di far evaporare l’acqua senza degradarsi ne creando aloni. Tale ciclo comporta la rimozione completa dei rivestimenti esistenti fino alla muratura, la pulizia del fondo, l’applicazione di un liquido anti-sale, quindi il rinzaffo e l’intonacatura, ed infine la finitura con rasante e rivestimento, tutti i prodotti devono essere per il sistema risanante. I vantaggi sono che è una soluzione a lungo termine (anche per 20 anni) e non occupa molto più spazio rispetto all’intonaco esistente. Gli svantaggi sono che il lavoro è impegnativo e richiede tempi lunghi (asciugatura dei vari strati), è richiesto lo smaltimento dei vecchi intonaci e la finitura non può essere liscia ma sempre ad effetto “malta fina”. Noi trattiamo i prodotti di Torggler della linea Antol Risan System
con pannelli risananti
pannelli in silicato di calcio dello spessore di 25 mm da applicare per incollaggio direttamente sulla superficie degradata previa rimozione delle parti inconsistenti. I pannelli vengono poi rasati con l’inserimento di una rete su tutta la superficie. Questi pannelli hanno una capacità di assorbimento altissima e l’acqua assorbita viene lasciata evaporare lentamente senza creare aloni o sfumature sul rivestimento, il suo collante rasante blocca i sali. A differenza degli intonaci risananti i pannelli sono molto più leggeri e più semplici da applicare. Il lavoro è più rapido e più pulito. Inoltre i pannelli hanno anche funzione di isolante termico. Gli svantaggi sono l’ingombro in spessore, di almeno 3,5 cm in più rispetto al muro esistente e che come gli intonaci non si possono anteporre mobili od oggetti che bloccano l’evaporazione dell’acqua. Noi vendiamo Torggler Panel Life con il suo rasante/collante apposito.
La soluzione alternativa
Le soluzione alternativa serve a solo a nascondere il problema. Si utilizza quando si vuole risparmiare, quando è provvisoria (ad esempio negozi che cambiano spesso arredamento), quando gli ambienti non hanno un utilizzo abitativo (ad esempio garage o cantine). Consiste nel realizzare una contro-parete con struttura metallica resistente all’umidità, rivestita con una lastra in cartongesso idrofuga (verde) o una lastra cementizia , previa stesura di una barriera al vapore (la barriera al vapore è normalmente un foglio di carta-alluminio posta dietro alla lastra). La contro-parete così realizzata nasconderà a lungo il problema alla vista mantenendo la sua superficie inalterata, ma il muro umido continuerà il suo processo di degrado che però non sarà più visibile.
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